sabato 5 marzo 2011

Potrei scrivere un copione della nostra storia e farlo diventare un film.





Scriverei di come l'amore sia in realtà, nient'altro che una trappola. Una trappola di zucchero che ti cattura e ti stritola, che ti fa ammalare, ti prendi il colestrerolo.

Scriverei di te, che sei inciampato per caso nella mia vita ed anche se poi te ne sei voluto andare, in verità sei sempre rimasto. Sei rimasto nei miei pensieri, ovviamente.

Scriverei un piccolo "noi", un solo breve capitolo. Racconterei distrattamente delle tue parole che rimbombavano nelle tempie, ne ricorderei poche, solo quelle che mi facevano più effetto, quelle che mi caricavano di zucchero, e si aggrappavano al cuore come l'unto di grasso.

Scriverei di come mi facessi male, e di come mi fossi rassegnata alla convivenza con le ferite, le cicatrici, le scottature.

Amore sta con dolore, non con odio.

Scriverei che poi era tutto finito, e continuava solo la notte, nei sogni.

Ne verrebbe fuori un copione di troppe pagine, non potrebbe mai essere un libro. Sarebbe un film, simile al Titanic e Beautiful insieme.

E poi, mica è detto che non ce ne possano essere di film con il finale: e vissero per sempre come due rette parallele.


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